Nelle case che lo consentono, il soggiorno può non essere solamente una zona all’interno della casa ma uno spazio confortevole e rilassante posizioanto su un grande terrazzo o nel giardino. Per i fortunati che hanno spazio a disposizione, esistono delle soluzioni pensate per stare fuori, grazie all’uso di materiali che li rendono resistenti praticamente a qualsiasi clima. I nuovi arredi per giardini e terrazzi si prestano a creare piacevoli aree di relax anche in casa, secondo una concezione più articolata dell’abitare, dove i confini tra esterno e interno sono meno rigidi. Cosa serve dunque per avere un soggiorno out perfetto?
Tendenze: il bagno ideale in sei mosse!
Sei alla tua prima esperienza di arredo bagno? Se fino a qualche tempo bisognava solo scegliere il colore delle piastrelle e lo stile (classico o moderno) dei sanitari, oggi l’offerta di forme e materiali è tale da rendere la scelta molto più complessa e articolata. E non si tratta soltanto di badare alle questioni logistiche, come il posizionamento del vaso e del bidet o la scelta tra doccia e vasca, ma soprattutto di sfruttare in modo ottimale lo spazio a disposizione. Il nuovo trend infatti è chiaro: il nuovo bagno deve puntare al massimo e aspirare a somigliare ad una vera e propria zona relax e perchè no, ad una spa dove ristorarsi dopo una giornata di lavoro.
La sedia Thonet, un grande classico che ritorna
Michael Thonet, famoso ebanista austro-ungarico nato sul finire del Settecento, è stato uno dei maggiori protagonisti del design dell’Età Vittoriana. Nel 1830 iniziò importanti esperimenti tecnici sulla curvatura del legno, ottenendo brevetti per questa tecnica in Francia, Inghilterra, Belgio e Austria tra il 1841 e il 1842. Nasceva così la celebre sedia n°14, quella che regalò a Thonet e alla sua società fama e prestigio. A un secolo e mezzo di distanza, quella sedia è ancora un grande classico e la Thonet continua a produrre questo e molto altro…
A come Abat-jour: un cult dell’arredamento sempre di moda
Nasce virtualmente alla fine dell’800 e potremmo dire che la sua data di nascita è il 21 ottobre 1879 quando Edison accende la prima lampadina e nelle case dei borghesi comincia a diffondersi un nuovo alter ego della candela. Via la fiammella calda ma purtroppo poco duratura e spazio ad una lampada che con la sua forma panciuta si acciambella sul tavolo diffondendo una luce morbida che invita al relax. Il successo mediatico dell’abat-jour però arriva con la canzone omonima di Vittorio De Sica, che durante gli anni ’20 diffonde “la sua luce blu” e la fa diventare l’oggetto cult di un’epoca. Tanto che le stesse note faranno da sottofondo ad un celebre spogliarello firmato da Sophia Loren e Marcello Mastroianni nel film Ieri, oggi, domani (1963) e faranno dell’abat-jour una lampada anche un pochino maliziosa.
Unicità d’Italia: a Roma va in scena il Made in Italy
“Unicità d’Italia. Made in Italy e identità nazionale 1961/2011, cinquant’anni di saper fare italiano raccontati attraverso il Premio Compasso d’Oro ADI”. Questo il tema della mostra inaugurata ieri al Palazzo delle Esposizioni di Roma e che sarà possibile visitare per tutta l’estate, fino al prossimo 25 settembre. La Mostra, organizzata con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è realizzata dalla Fondazione Valore Italia in collaborazione con ADI – Associazione per il Disegno Industriale e con Fondazione ADI. Attraverso gli oggetti di modernariato e design contemporaneo, tutti rigorosamente Made in Italy, l’esposizione racconta il saper fare italiano degli ultimi 50 anni.
Zona giorno: attrezzare le pareti
Io trovo che siano una soluzione comodissima, salva spazio e molto funzionale. Sto parlando delle pareti attrezzate, un modo molto pratico per riempire una parete e per fare ordine in una stanza in un modo esteticamente molto gradevole. Le pareti attrezzate sono perfette per ospitare l’hometheatre del salotto con televisione, dolby surround e tutto il necessario e inoltre sono anche un’ottima soluzione per conservare i libri nelle mensole e ogni tipo di oggetti negli scomparti chiusi con le ante. Le pareti attrezzate inoltre sono sistemi capaci di definire lo spazio e inoltre siccome per la maggior parte sono composte di moduli componibili da accostare a piacere, hanno il grande vantaggio di adattarsi benissimo alle esigenze che cambiano, perchè al momento opportuno si possono aggiungere nuovi pezzi per creare soluzioni sempre diverse.
Un classico sempre di moda: il letto in ferro battuto
Il letto in ferro battuto è un evergreen, non passa mai di moda e anzi, si rinnova man mano che il tempo passa. A me ricorda tantissimo il lettone di casa di nonna, che aveva dei decori fatti artigianalmente. Trovo che sia una soluzione molto romantica per una camera da letto in stile classico, poco esagerato e molto sobrio. Ma ultimamente i letti in ferro battuto son0 diventati un must anche nell’arredamento minimal chic. Un tocco di antico (solo per quanto riguarda la scelta del materiale) all’interno di un ambiente iper moderno e scarno di decori. Gironzolando sul web ho trovato due aziende che producono letti in ferro battuto belli e di grande qualità, sia dal punto di vista della fattura che da quello del design.
Design orientale per originalissimi arredi
Fascino orientale. Come non farsi irretire da questa cultura così antica e raffinata? Anche in Italia, presentate recentemente al Salone del Mobile di Milano, dilaga la passione per le creazioni di designer asiatici di Giappone, Cina, Thailandia e Corea. Qualche esempio?
Camere ed arredi: come scegliere i colori
I colori hanno una notevole influenza sul nostro umore e la nostra psiche. Per questo è molto importante scegliere bene quelli di cui circondarsi, sia per le pareti della nostra casa che per gli arredi. Nella scelta è importante anche tener presente l’uso delle stanze cui dobbiamo dare una nuova tinta perché, tanto per fare un esempio per una camera da letto sarà bene scegliere una tonalità chiara e non squillante mentre per la camera dei bambini via libera a colori vivaci, anche a più d’uno nello stesso ambiente, giocati per assonanza o per creare un allegro e stimolante contrasto. E questo sia per le pareti che per gli arredi e i complementi d’arredo come tappeti, copriletti, cuscini e tendaggi. Da tener presente, inoltre, il simbolismo dei colori.
Un mappamondo per arredare lo studio
Se dovessi dire qual è uno dei miei sogni, senza esitazioni direi che è un viaggio intorno al mondo. E se proprio non riuscissi a visitarlo tutto, ci sono almeno un centinaio di posti che vorrei visitare. E siccome purtroppo questi per adesso sono solo sogni, oggi mi limito a immaginare grandi escursioni e viaggi dall’altra parte del globo. E vorrei che lo faceste anche voi insieme a me. Ogni volta che penso all’arredamento di uno studio in casa, non riesco a non pensarlo come un ambiente classico, con il parquet sul pavimento e le pareti piene di librerie e libri fino al tetto. E in un ambiente come questo un mappamondo è il complemento d’arredo ideale. In commercio ne esistono di tanti modelli e realizzati con diversi materiali. Date uno sguardo alla nostra gallery e fatevi ispirare anche voi. Se proprio non si può evadere, almeno ci restano i sogni.
Antiquariato: come riconoscere lo stile dei mobili antichi
Botteghe, mercatini, negozi di bric-à-brac o di rigattiere. Chi ama l’antiquariato è attratto da qualsiasi vetrina o banco che esponga mobili o soprammobili di altri tempi. E anche chi non ha mai acquistato nessun pezzo antico è comunque affascinato da nomi particolari che evocano stili di tempi lontani. Ma come fare a riconoscerli? Come orientarsi, se non tra tutti, almeno tra quelli più noti? Qui di seguito trovate una piccola guida organizzata per ordine cronologico.
Living room: scegliere un perfetto tavolino basso
Gli inglesi li chiamano Teapoy mentre noi forse siamo più abituati a chiamarli tavolini da fumo, ma il succo è lo stesso: stiamo parlando dei tavolini bassi, quelli ideali da posizionare in soggiorno davanti al divano e magari sopra un bel tappeto. Nella tradizione inglese del diciannovesimo secolo il Teapoy serviva appunto come tavolino per servire il tè ma anche per conservarne le preziose foglie. Infatti generalmente i tavolini di questo tipo erano corredati di un cassettino in cui si poteva per l’appunto conservare una spezia preziosa come il tè, in un “contenitore” che fosse utile e decorativo. Se poi pensiamo all’arredamento etnico, specialmente di Giappone e Cina, scopriamo che il tavolino basso era considerato un normale tavolo da pranzo mentre in India si utilizzava addirittura come piano d’appoggio per la preparazione del pane. Tanti usi dunque per un oggetto che adesso è stato rivisitato in chiave moderna e che possiamo trovare tra gli arredi più comuni nelle nostre case.