Yarn bombing, un bombardamento di filati ovverosia un modo insolito di arredare e ingentilire gli spazi urbani che ogni cittadino può praticare: basta mettersi a ‘sferruzzare’, darsi alla maglia o all’uncinetto e quindi scegliere quale angolo rivestire. Si tratta di un’arte di strada non invasiva, graffitismo con la lana o il filo, proveniente dagli Stati Uniti, che realizza performance temporanee; anima o rianima angoli urbani brutti o bruttissimi, statue logore, avvolge e decora alberi. In Italia il ‘bombardamento’ di lana ha già avuto esperimenti riusciti e riesce sempre a patto che vandali non distruggano l’opera come accaduto purtroppo l’altro giorno a Varese.
