Poltrona in camera da letto: quando è possibile

di Valentina Cervelli Commenta

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La poltrona in camera da letto è il sogno inconfessato di moltissime persone che vedono in questo complemento di arredo incredibili potenzialità di riposo ed utilizzo. Vediamo insieme quando è possibile trasformare questo sogno in realtà.

La prima cosa da fare per regolarsi in tal senso è pensare alla propria camera da letto ideale: quali sono gli elementi che si predilige che abbiano un posto certo all’interno del vano? Potrà sembrare assurdo, ma la possibilità di inserire una poltrona all’interno della camera da letto è legato alla composizione dello spazio disponibile ed al suo sfruttamento, soprattutto se non si può contare su una metratura eccessivamente ampia.

Non si tratta di un capriccio: la camera da letto nasce come luogo dove le persone possono riposare in tranquillità, sia dormendo sia rilassandosi ascoltando musica, guardando la televisione o leggendo un libro.  La poltrona, con la sua struttura, rappresenta uno strumento utile ma non indispensabile in questo tipo di stanza: ecco quindi che è ovviamente possibile inserirne una nell’arredamento se la metratura della camera è ampia, in modo tale da poter creare aree differenti che non si “incrocino” tra loro mettendo a rischio la vivibilità dell’ambiente.

In caso contrario è necessario creare lo spazio adatto, magari ponendola in un angolo, possibilmente vicino alla finestra al fine di sfruttare al top gli spazi consentiti. Lo stile? Ovviamente dovrà essere il più possibile concorde con quello della stanza in modo tale da non creare rotture all’armonia necessaria al vano per garantire al suo possidente il relax ed il riposo necessario.

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