Day bed di Ligne Roset, versatile ritorno dagli anni ’50

di Gianni Puglisi Commenta

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Per versatilità ed eleganza minimal, rivoluzionario quando apparve sul mercato francese nei primi anni ’50, il Day bed che fu disegnato da Pierre Paulin, ha tutte le caratteristiche per avere ancora più successo oggi. Lo ripropone, quasi immutato nella linea, Ligne Roset, ovvero l’artigianalità made in France. Sensibilità verso i materiali naturali come il legno, filosofia di consumi low centrati su prodotti essenziali, nostalgia per gli anni ’50 e ritorno in voga del design scandinavo, fanno del trasformista divanetto-panca-letto Daybed un oggetto più che mai attuale.

 

Concepito come un piccolo divano con tavolino integrato, si trasforma in un divano grande per 3 o 4 persone posizionando i due cuscini dello schienale sul tavolino accanto al cuscino di seduta, o persino in un posto letto extra per una persona. La versione proposta da Ligne Roset combina faggio e noce, e la sospensione con cinghie elastiche montata trasversalmente su un telaio in acciaio garantisce una seduta morbida, senza effetto di spostamento laterale.

 

 

Daybed ha uno stile sobrio d’ispirazione giapponese che valorizza le essenze di legno con un grazioso effetto contrasto tra legno chiaro e legno più scuro.  La versione originale del 1953 combina un grande cuscino di seduta rivestito in tessuto color ecru con 2 cuscini dello schienale rivestiti in tessuto rosso. Questo trattamento bicolore è disponibile, ma sono ugualmente possibili altre combinazioni di colori.

 

 

Un’altra versione della panca trasformista è stata realizzata negli anni ’50 con base in acciaio tubolare laccato nero: giudicata troppo moderna all’epoca, ha avuto scarsi risultati di vendita. Il pubblico preferisce la versione interamente in legno, che oggi viene rivisitata da Ligne Roset.

 

Fonte e foto ligne-roset-westend.co.uk e ligne-roset.com

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