Cassapanca, quali tipi e come inserirla

di Valentina Cervelli Commenta

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La cassapanca è un mobile incredibile, purtroppo spesso non considerato quanto si dovrebbe all’interno di un arredamento: se pensiamo al suo nome è già infatti chiaro che può essere utilizzata allo stesso tempo per sedersi e conservare oggetti.

Il materiale di costruzione della stessa è solo un vezzo alla fine: esse sono disponibili anche in vimini ed ecopelle ma quella più diffusa e ricercata è senza dubbio quella in legno.  Come complemento di arredo risulta essere quello più facile da integrare all’interno di qualsiasi stile d’arredamento. E sebbene il suo luogo perfetto di “riposo” sia davanti al letto nell’omonima stanza, anche in cucina ed all’interno di saloni può fare la sua perfetta figura.  Al suo interno, ovviamente, si può riporre qualsiasi cosa: da cuscini e coperte ai giocattoli dei bambini. Ad esempio nella stanza dei bambini può essere inserita colorata in modo da risultare più attraente e disegnata con i personaggi preferiti dei più piccoli: in questo modo gli stessi saranno invogliati ad utilizzarla sia per sedersi che per riporre i propri giochi.

Tornando al classico, ovvero alla cassapanca in legno, è fuori da ogni discussione che abbia uno stile classico di default e che per questo, eliminando lo stile moderno, sia in grado di adeguarsi a qualsiasi tipologia di ambiente venga immessa. Ovviamente il colore del legno può variare a seconda della tipologia usata per la costruzione e può essere decorato o cerato: questo non toglie che riesca a dare contemporaneamente all’abitazione sia eleganza che rusticità. Importante? Prendere bene le misure.

 

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