Tessuti per tappezzeria, una breve guida

di Valentina Cervelli Commenta

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Conoscere i tessuti per tappezzeria può aiutare nella scelta del complemento d’arredo da inserire nella propria stanza aiutando la persona ad muoversi consapevolmente tra le diverse opzioni disponibili. Vediamo insieme cosa c’è da sapere.

Ovviamente come sarà chiaro a tutti quando si parla di tessuti di tappezzeria si parla di quelle stoffe che possono essere utilizzate per ricoprire poltrone, sede, divani e mobilio in generale nel caso ve ne sa bisogno. E se per la fantasia sono il gusto personale e la tendenza a parlare principalmente, per quanto riguarda il materiale le opzioni possono essere moltissime.  I tessuti, al pari di ciò che avviene con l’arredamento possono essere naturali o sintetici.

Le scelte più comuni sono il cotone, la seta, il lino, la ciniglia, il velluto ed il misto cotone per quanto riguarda quelli naturali mentre per ciò che concerne l’altra tipologia i più ricercati sono il poliestere, il nylon, l’acetato e l’acrilico, il rayon e l’olefin. Ovviamente a materiale diverso corrispondo trame e peculiarità differenti ed è per questo che diventa importante sapere cosa si vuole e quali effetti ottenere.

Ecco quindi che ci si deve chiedere che di stanza si vuole arredare, quanto tempo si passerà in quella stanza e per quante volte, in modo tale da scegliere il tessuto per tappezzeria che sia in grado di resistere meglio all’usura ed all’utilizzo. Gli esperti consigliano di puntare sul materiale che di più resiste allo sfregamento, ritiene il colore, resiste ai lavaggi e non si restringe: peculiarità ancor più importanti devono essere considerati l’essere ignifugo e l’essere ripuliti con il supporto di un singolo straccio.

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