Rubinetti Hi-Tech o vintage?

di Valentina Cervelli Commenta

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Rubinetti Hi-Tech o vintage per i propri bagni? Entrambe le soluzioni possono essere valide, soprattutto se fuse insieme. La vera caratteristica che non dovrebbe mancare? La sostenibilità del loro utilizzo e della loro fattura per salvaguardare l’ambiente.

Ed abbattere gli sprechi come accade con diversi modelli Zucchetti di ultima fattura. E’ per questo motivo, ad esempio, che la collezione bagno Axor Sarck Organic si candida tra quelle attualmente in commercio ad essere una delle possibilità di migliori per via di un consumo base di 3,5 litri al minuto, una possibilità data dal miscelatore che separa i regolatori di temperatura e di flusso. Il punto delle nuove tendenze, per fortuna, è quello di unire in molti casi un aspetto vintage ad una tecnologia fortemente sviluppata in grado di regolare perfettamente quello che è l’elemento principale, ovvero il consumo dell’acqua. Quella sopracitata è una delle tante marche che si sta regolando in questo modo per gestire il proprio mercato.

Sempre di più si cerca poi, per la rubinetteria, di utilizzare materiali eco-compatibili o strutture che pur non rinunciando al design danno spazio ad un minore uso di metallo o di vernici privi di solventi. La progettazione in questo caso diventa basilare.

Quello che è importante è che coloro che sono intenzionati ad arredare il bagno in modo corretto capiscano che non sia necessario per farlo secondo il proprio gusto rinunciare a dei rubinetti ben congegnati e rispettosi dell’ambiente. Moderni o vintage non importa: l’alta tecnologia può essere applicata in entrambi i casi e non si deve aver paura in tal senso di ricercare ciò che di meglio il mercato possa offrire.

 

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