Riciclo e trash design: il fascino degli oggetti da buttare

Ai materiali da riciclare ci arrivavo anche io. Che si potesse fare una sedia, come Muchas Rosas, riciclando gli scarti di produzione dei feltrini oppure una poltroncina di plastica, mi sembrava un’idea molto originale ma tutto sommato abbastanza prevedibile. Che invece oggetti da buttare potessero diventare materiale di base per creare dei favolosi pezzi di design, mi lascia a bocca aperta. Cravatte scolorite, vecchi giornali di gossip e cronaca rosa, cassette da mercato ortofrutticolo e perfino vecchie grucce avanzate dall’armadio. Ognuno degli oggetti che vi ho appena citato ha dato vita ad una stupefacente collezione di pezzi d’arredamento. Tutti da collezionare.

KUB+, il tavolo che si ispira al cubo di Rubik

 Il celebre cubo di Rubik – il nome deriva dal professore di architettura e scultore ungherese a cui se ne deve la paternità – ispira da sempre designer di tutto il mondo. E stavolta tocca dare spazio al brasiliano Fabio Teixeira che ha dato vita a KUB+, coffee table con tanto di nicchie portaoggetti che riescono ben a mimetizzarsi.

Petsmood, l’arredamento che fa felice anche i nostri amici animali

 Petsmood della Misk Design è l’arredamento fatto su misura anche per cani e gatti. Cosa significa? Significa che gli arredi sono concepiti con un’attenzione particolare. I tessuti dei cuscini, ad esempio, presentano un aspetto visivo e tattile vellutato per offrire il massimo piacere ai padroni, ma allo stesso tempo sono in cotone 100% per garantire la traspirazione degli animali. Le finiture dei vari mobili, poi, sono resistenti al contatto con le unghie dei nostri amici a quattro zampe.

Karim Rashid, materassi di design dalle fantasie Digipop

 Il guru del design, l’anglo-egiziano Karim Rashid, ne ha fatta un’altra delle sue e questa volta si è trasferito in canera da letto. Per la realizzazione della collezione di materassi Play, infatti, l’azienda pesarese Morfeus ha incaricato il designer di creare una linea caratterizzata da curve e fantasie Digipop. Il risultato? Strepitoso.

Bricolage e fai da te: un appendiabiti “codice a barre”

Prendo in prestito l’idea da una rivista di arredamento che mi piace molto e da cui spesso prendo spunti per parlare di oggetti originali e creativi, Hachette Home. In uno dei vecchi numeri delo scorso autunno, mi è capitato di vedere un curioso appendiabiti, portatutto a forma di codice a barre, facilissimo da realizzare e molto originale. Si fissa alla parete della reception di casa e rende più carino tutto l’ambiente. Se siete appassionati di bricolage e avete tempo da dedicare a questo lavoretto, seguite le istruzioni e realizzate anche voi l’appendiabiti “codice a barre”.

Ransa, il divano che nasconde una libreria

 Appassionato di libri tanto da averli in ogni angolo della casa? Abbiamo la soluzione per chi non vuole che il disordine regni sovrano. Si chiama Ransa ed è un divano-libreria del designer marocchino Younes Duret. Sì, proprio l’occasione giusta per unire l’utile con il dilettevole. E poi, grazie ad una particolare illuminazione, si può ottenere l’effetto che il divano sia letteralmente sospeso sopra i volumi.

Storie di design: la chaise longue

Nel 1800 Jacques Luis David ritrae in un suo dipinto Madame Recamier. La giovane donna il cui vero nome in realtà era Jean Francoise Julie Adelaide Bernard (sposata al banchiere Recamier  nel 1784) è ritratta in un ambiente spoglio, se non fosse che si trova adagiata su una dormeuse dell’800, unico ornamento in un ambiente totalmente privo di arredi. La dormeuse, il cui passato affonda le radici nei triclini degli antichi romani, è un divano usato come lettino che arreda e arricchisce un ambiente interno. Dai tempi di Madame Recamier la dormeuse si è molto evoluta ed è cambiata nella forma e nei materiali.

Nu-Ovo, la cabina a forma di uovo per il relax

 Abitazioni con spazi sempre più ridotti, l’intimità che diventa una parola quasi sconosciuta. E cse ci si vuole isolare dal resto dell’ambiente come si fa? Beh, Nu-Ovo è il giusto comptomesso per accontentare tutti. Trattasi infatti di una cabina a forma di uovo realizzata da Paolo Maldotti per Tisettanta. Uno spazio da intendere coeme angolo relax, sala lettura, postazione di lavoro e molto altro ancora.

Clockee: orologi da arredamento

Clockee è il nome di una piccola azienda che ha un solo obiettivo: creare orologi moderni. Gli ideatori di questo progetto sono due giovani designer professionisti, appassionati di lavorazione del legno che lavorano da casa per creare degli orologi unici che, scusate il giro di parole, sono senza tempo! Quando il progetto era solo all’inizio, i due designer producevano qualche piccolo orologio da vendere sul loro sito internet, ma ben presto la fama degli orologi Clockee si è diffusa e loro sono stati letteralmente inondati di richieste di acquisto.

Shiner, dormireste mai su un letto a dondolo?

 Una cosa è dondolarsi sull’altalena, un’altra su una sedia. E se a essere a dondolo fosse un letto? Diciamo pure che è un letto. L’originale proposta porta la firma di Joe Manus, designer del marchio Shiner. Mobilità ondulatoria, dunque, per cullarvi nel sonno e accompagnarvi in dolci riposi.

My Ikea: personalizza i tuoi mobili Ikea!

Ikea: amore e odio. Sono probabilmente i mobili a basso costo più famosi del mondo, noti per essere molto economici anche se di buon gusto e pratici ma hanno un difetto che spesso li rende insopportabili: sono tutti noiosamente uguali e non c’è cosa più brutta di andare a casa di un’amica e notare che ha acquistato la stessa sedia e scrivania che avete scelto voi. Sul sito di My Ikea però, il problema dei mobili clonati si può risolvere con una strategia che vi permetterà di renderli unici e personalizzati.

Parallel World, la nuova collezione di Samal

 C’è soltanto una parola che può indicare al meglio ciò che stiamo per presentarvi. Trattasi dei mobili “Parallel World Collection” realizzati dal designer bielorusso Dzmitry Samal. Il nome la dice lunga, e l’immagine a inizio post pure… vi è tutto chiaro?