Quale tipologia di stucco usare?

di Valentina Cervelli Commenta

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Quando si parla di arredare una casa è importante ricordarsi che prima dell’immissione dei mobili nello spazio vi è la necessità di preparare in modo adeguato l’ambiente e che tale azione passa spesso per l’uso di stucco nelle pareti: vediamo insieme quali tipologie sono a disposizione.

E’ necessario partire da una specifica nozione: lo stucco è utilizzato fin dall’antichità per rivestire le pareti prima di una decorazione o per creare delle decorazioni tridimensionali, cornici e soffitti. La sua composizione non è fissa: sono diversi i materiali che possono essere usati al fine di adattarlo a diverse tipologie di pareti.  Diversi additivi possono garantire differente viscosità o morbidezza, rendendolo perfetto anche per eseguire quei piccoli lavori di otturazione atti a sistemare qualche difetto.

Importante da sapere: esistono sia gli stucchi per il legno (possono essere di diversi colori, N.d.R.) che per altre tipologie di superfici come la muratura. Ovviamente si tratta di diverse formulazioni che porteranno a diversi risultati e che non possono essere considerate intercambiabili.

Lo stucco poi può essere sia in pasta che in polvere: il primo è perfetto per chiudere i fori che si creano nei muri quando si elimina un chiodo dagli stessi o quando si ha la necessità di sistemare delle crepe sottili ed è il più consigliato da usare per tutti per via della sua formulazione facile da gestire ed applicare senza sporcare troppo.

Quello giusto da utilizzare è quello pensato per lo specifico materiale. E’ importante avere cura di scegliere lo stucco specifico per il lavoro corrispondente e chiedere aiuto in caso ve ne fosse bisogno.

 

 

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