Hinge Chair, la poltrona patchwork personalizzabile

di Gianni Puglisi Commenta

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È il designer Jonas Søndergaard Nielsen a firmare la particolarissima seduta che prende il nome di Hinge Chair e che vi vogliamo presentare oggi. Si tratta di una poltrona dai tratti avveniristici e nondimeno con salde radici affondate nell’immaginario retro.

Il risultato è molto moderno, originale e piacevole, non senza un certo sapore vintage. L’idea di fondo proviene dalla lavorazione patchwork tradizionale ma il design e lo studio accurato dalla forma e dei volumi hanno fatto la parte del leone, naturalmente.

Dieci sono gli elementi di base che si combinano tra loro e danno vita alla struttura della poltrona. Restano rigorosamente simili tra loro in modo che, in luogo dell’effetto mix and match che spesso il patchwork porta con sé, si ottenga un risultato finale molto elegante, uniforme e dopotutto alquanto sobrio.

Gli elementi sono incardinati tra loro (hinge significa proprio cardine) attraverso una serie di sbarre e agganci che consentono di tenerli insieme creando la struttura di sostegno della poltrona e dandole forza, corpo, solidità e un aspetto molto insolito.

La costruzione della seduta così non è solo esteticamente piacevole ma anche modulabile perché la struttura può essere personalizzata attraverso una serie di piccoli aggiustamenti che rendono la poltrona perfettamente calibrata sul corpo dell’utente individuale.

È inoltre possibile personalizzare ulteriormente la poltrona scegliendo il rivestimento in tessuto che si aggancia alle parti in legno e si può completamente rimuovere. Così la seduta non solo si candida a diventare protagonista dell’ambiente che la accoglie, ma si adegua anche al carattere e alle preferenze funzionali quanto estetiche chi si in definitiva la utilizza effettivamente.

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