Arredamento, il settore regge nonostante il covid

di Valentina Cervelli Commenta

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A sorpresa quello dell’arredamento è uno dei pochi settori che sembra non aver risentito della crisi scatenata dall’emergenza covid-19. Gli italiani, a quanto pare, non hanno perso la voglia di cambiare elementi della propria abitazione, anzi: il lockdown ha palesato, forse come mai accaduto prima, la necessità di avere una casa funzionale e gestibile.

Settore arredamento tiene nonostante emergenza

Più o meno in tutte le città è la stessa storia: sia gli store più grandi che i negozi di arredamento raccontano che dopo la fase di isolamento, che ha ovviamente portato a un stop totale, le vendite sono aumentate a tal punto di aver reso possibile il raggiungimento dei normali obiettivi di bilancio prefissati. Certo, le code che si formano per via delle regole anticovid non rendono sempre agevole l’esperienza per il cliente, ma a livello di compravendite, il settore ha mostrato di tenere botta molto più di altri, anzi: di sapere fare di più.Una caratteristica interessante? La tipologia di beni che vengono acquistati. Ovvero tutti. Si parte dalle lampadine per l’illuminazione, smart o meno e si arriva al divano con penisola nuovo perfetto per stare tutti insieme davanti alla televisione a guardare un film. E non solo: anche gli utensili necessari per fare piccoli lavori di riparazione. Attenzione: quando si parla di arredamento si parla di esterni: anche piante e mobili da giardino sono tornati a far registrare le vendite pre-pandemia. E’ evidente che gli italiani si siano resi conto di quanto sia importante sistemare in modo adeguato il proprio spazio vitale.

Anche l’Istat conferma la tendenza

L’Istat lo conferma pubblicando i suoi dati: dopo l’estate gli aumenti più grandi in uno specchio essenzialmente stazionario sono stati registrati in merito alla vendita degli utensili per la casa e ferramenta  e mobili, articoli tessili e arredamento, entrambi con una media del 6% tra settembre e ottobre: si pensa che sia stata proprio la paura di un nuovo lockdown a spingere le persone a voler rendere confortevole la propria casa. Ha commentato Stefania Pisanti, segretario generale di Assoverde per ciò che concerne gli esterni, la cui cura è cresciuta in questi mesi:

Post lockdown abbiamo registrato una maggiore attenzione per gli spazi all’aperto da parte della gente. Ma ora bisogna fare di più per costruire città più vivibili in cui il verde non sia solo elemento di arredo urbano, ma piuttosto un fattore di riqualificazione.

Se questo da un certo punto di vista è consolante, dall’altro, come ha spiegato un report di Cassa Depositi e Prestiti, si prevede che il mercato a livello mondiale faccia registrare una perdita di fatturato pari a circa il 20%. In  Italia, spiega CDP, “per reagire alla crisi le imprese italiane dovranno rivedere le proprie strategie, puntando al consolidamento e al apertura al mercato dei capitali, superando così le loro debolezze strutturali.

 

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