Coronavirus, come potrebbe cambiare il settore dell’arredamento

di Valentina Cervelli Commenta

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L’isolamento sociale dettato dalla pandemia di Coronavirus sta senza dubbio mettendo in ginocchio anche il settore dell’arredamento che, volente o nolente, è rimasto vittimaeccellente” delle misure di contenimento poste in atto nel nostro paese: come potrebbe cambiare il mercato? Facciamo qualche ipotesi.

Più sicurezza tra i lavoratori del settore

Per l’Italia ma in generale per tutto il mondo è questo il momento nel quale, più o meno a scaglioni, inizia o ci si prepara ad affrontare la fase 2, quella della ripartenza. Nel settore dell’arredamento questo significa essenzialmente due cose: mettere a punto delle strategie ottimali per garantire al 100% la sicurezza di chi lavora e deve farlo a stretto contatto con altre persone e allo stesso tempo far sì che i clienti possano tornare a visitare i negozi senza correre il rischio d’infezione.

Molto dovrà cambiare nelle abitudini delle persone e le realtà dell’arredamento dovranno sostenere tali modifiche. La prima cosa alla quale bisognerà pensare sono i dispositivi di sicurezza per i lavoratori: non devono mancare guanti e mascherine e lo spazio di sicurezza tra un addetto e l’altro all’interno delle fabbriche. Attenzioni che dovranno essere poste anche in mensa e quei luoghi comuni. La produzione dovrà forse essere rivista a livello tecnico-logistico in base a standard differenti rispetto a quelli finora considerati normali.

Rapporto con i clienti dovrà cambiare

La riapertura eventuale dei negozi di arredamento, tanto quanto la vendita e assemblaggio dei mobili non saranno caratterizzate dalle peculiarità del passato: molto probabilmente a lungo le entrate dovranno essere contingentate, si potrebbe dover richiedere un appuntamento per poter visitare il negozio e senza dubbio guanti e mascherine dovranno essere indossati da tutti. La normalità non sarà quella che conoscevamo una volta, ma sarà un giusto compromesso per vivere il più possibile “normalmente” la propria vita nel periodo nel quale bisognerà convivere con il virus fino a che non si troveranno una terapia o un vaccino validi.

Modifiche necessarie che il settore dell’arredamento, se in grado di organizzarsi come necessario, potrà affrontare senza particolari scossoni. Ipotizzando che gli italiani possano avere la capacità economica di acquistare nuovi mobili senza troppi problemi, sono sicuramente da rivedere le opzioni di consegna e installazione: sarà necessario verificare lo stato di salute degli addetti e fornirli di tutti quei presidi necessari a proteggere e a proteggersi dall’infezione nel momento dell’esecuzione del lavoro.

Attenzione sarà la parola d’ordine per molto tempo, tanto quanto prevenzione: non è impossibile ma uno sforzo da parte di tutti i coinvolti è necessario.

 

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