Arredamento su misura, un ritorno (quasi) aspettato

di Valentina Cervelli Commenta

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L’arredamento su misura ritorna in auge in un ritorno (quasi) aspettato se si pensa a come sempre più persone, in caso di disponibilità economiche cospicue, decidano di focalizzarsi sì sull’estetica ma anche sulla durata del mobile da inserire nella propria casa.

Questo non significa che per magia l’arredamento low cost non sarà più al top delle preferenze, ma che una nicchia che sembrava scomparsa si sta lentamente riformando: sono sempre di più le persone che puntano sull’arredamento artigianale, creato su misura e dalla qualità eccelsa. Complementi d’arredo di questo tipo possono durare più di 30 anni e sembrare essere appena usciti dal mobilificio.

E’ la lavorazione posta in atto che rende speciale questo mobilio: la cura per i particolari e la scelta di materiale di pregio porta ad ottenere risultati davvero importanti in grado di mantenersi, come già anticipato nel tempo. Questo ritorno al mobile su misura che tanto ha portato il Made in Italy del settore a risplendere questo anno potrebbe rafforzarsi nei prossimi mesi nel caso in cui lo spettro di una crisi economica dovesse allontanarsi.  Va detto che a favorire in parte questo ritorno ha collaborato anche la spinta data dall’evoluzione tecnologica che sta aiutando gli artigiani nella creazione soprattutto per ciò che concerne la fase di progettazione online.

Presso il Salone di Milano è stato addirittura coniato un termine specifico: Artisanal-Tech Furniture. Tre parole che descrivono questo ritorno all’artigianato su misura aiutato dalla tecnologia. Principalmente l’arredamento su misura viene scelto nel momento in cui si ha bisogno di mobilio estremamente personalizzato sia per motivazioni tecniche che estetiche: ciò non toglie la possibilità della raggiunta del top in entrambi i casi.

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