Playwood, arredamento componibile come Lego

di Valentina Cervelli Commenta

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Un arredo componibile come quello dei Lego: è questo quello che Playwood essenzialmente offre a coloro che sono alla ricerca di un modo nuovo per arredare la propria abitazione giocando su forme e design senza rimanere compressi in schemi rigidi.

Ovviamente dietro al servizio offerto da questa startup vi sono un ottimo lavoro di progettazione e di uso della stampa 3D alla base: il risultato finale, nemmeno a dirlo, è un prodotto che può essere modificato a seconda delle necessità con il minimo sforzo. Playwood di Stefano Guerrieri, tra l’altro, mette a disposizione dell’utente finale tutta una serie di arredi auto-progettati dalla community di designer e scaricabili gratuitamente.

Come è possibile comprendere dal paragoni con i mattoncini Lego ogni complemento di arredo ottenibile grazie a Playwood è facilmente ricombinabile per ottenere risultati in grado di abbinare bellezza e funzionalità: una soluzione che sembra attirare molto l’attenzione e che ha portato questa startup per la seconda volta al Fuorisalone dove attualmente è impegnata nel presentare una collezione di arredi, realizzati mediante la Manifattura 4.0, una rete di maker europea che utilizza macchine a controllo numerico per produrre gli arredi localmente e personalizzarli in base alle esigenze di chi li richiede.

Un modo molto interessante di concepire l’arredamento che si adatta perfettamente a diversi stili ma che soprattutto dà modo a chi deve o ha bisogno di cambiare spesso disposizione o morfologia dei mobili uno strumento valido per farlo senza spendere eccessivamente o avere la necessità di affidarsi a personale specializzato dopo l’acquisto.

 

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