Scandola ravviva il suo fiore all’occhiello: la cucina Tabià

di Gianni Puglisi 1

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 Da Scandola è risaputo che per la realizzazione di un promettente futuro è fondamentale partire da un solido passato. Per questo l’azienda ha deciso di riprendere un cammino a lei caro: l’amata collezione Tabià è stata rinnovata e ampliata con soluzioni d’arredo che ora abbracciano la casa in modo più completo, dalla cucina alla camera da letto, passando per la zona living e lo studio. Il nome della linea si riferisce ai vecchi fienili di montagna, facendo subito tornare alla mente il profumo intenso e buono del sottobosco e il calore della tradizione. E infatti in Tabià il legno massello d’abete resta il protagonista assoluto, ma le forme, pur mantenendo un tratto solido e rassicurante, sono ora più pulite e contemporanee. La cura artigianale, che da sempre distingue Scandola e i suoi arredi, si manifesta in tanti particolari di pregio: come le colonnine tornite che completano mensole, madie e vani a giorno; le lesene scanalate che perfezionano basi, colonne e boiserie; le cornici sagomate che corrono lungo le testiere dei letti; le gentili chiusure a chiavistello rifinite da cordoncini di cuoio, ecc. Ma  la cucina Tabià non cede mai al vezzo, l’attenzione ai dettagli si accompagna a linee essenziali e misurate, esaltate dalle nuove finiture che ampliano la gamma esistente di colori sobri e naturali ma anche di divertenti colori pastello che strizzano l’occhio all’ironia. Con questo restyling Tabià moltiplica le sue possibilità compositive e conferma la validità della filosofia di Scandola: la possibilità di vivere l’essenza e la naturalità del legno applicandole alle odierne esigenze di arredamento e di stile.

Foto Credit: Claudia Ovan Comunicazione

Commenti (1)

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