Piscina fuori terra: tutto quello che c’è da sapere per interrarla

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Avere uno spazio esterno ampio che può ospitare anche una piscina è il sogno di molti. In alcuni casi la tendenza è quella di partire creando un’area relax temporanea con una struttura fuori terra, che risulta senza dubbio più semplice da installare e smontare nei mesi più freddi dell’anno e non richiede autorizzazioni particolari.

Successivamente, infatti, è possibile interrare la piscina e dare vita a uno spazio dove divertirsi e nuotare anche tutto l’anno: sarà sufficiente affidarsi a esperti che suggeriranno la soluzione ideale in base allo spazio disponibile e informarsi sui permessi da richiedere al proprio Comune di residenza.

piscina fuori terra

Come interrare una piscina fuori terra

Come messo in evidenza anche dagli esperti di Unica Pool, per interrare una piscina fuori terra è necessario innanzitutto calcolare il volume della vasca. Se supera il 20% di quello dell’abitazione e la zona è d’interesse paesaggistico o archeologico, allora bisogna chiedere il permesso di costruzione.

Successivamente, si potrebbe dover provvedere alla DIA (Denuncia Inizio Attività) e anche all’Autorizzazione Edilizia. Una volta che il progetto è anche inserito negli uffici del Catasto in quanto modifica della planimetria, si può iniziare con gli scavi.

Creare l’alloggiamento per la vasca significa prendere misure abbondanti rispetto al progetto, così da ovviare a spessori che si possono e si devono creare lungo le pareti, come ad esempio quelli in PVC che le rendono più stabili e durevoli nel tempo.

In alcuni casi, poi, occorre anche porre in opera vere e proprie opere murarie al fine di creare un perimetro solido per la piscina interrata, anche se esistono modelli modulari che possono essere inseriti nel terreno in modo più rapido e meno impegnativo.

Ovviamente, a parte un preventivo controllo approfondito del terreno da scavare, bisognerà anche progettare elementi quali scalette e canali di immissione dell’acqua.

Cura e manutenzione della piscina interrata

La piscina interrata può essere completata con un’idonea piastrellatura e, laddove richiesto, con un solarium integrato, realizzato per esempio in materiali green come i polimeri di legno, ad alta resistenza di raggi UV e umidità.

Molto utili sono anche sistemi di illuminazione interna o esterna, così da poter sfruttare la piscina interrata anche in condizioni di scarsa visibilità o di sera.

Di certo, sarà necessaria una copertura, al fine di preservarla quando non si usa o durante il lungo periodo invernale: in tal senso, le soluzioni sono molteplici e vanno da semplici meccanismi, manuali o automatizzati, con coperture in PVC, a modelli modulari sui quali è possibile camminare, o che si innalzano al di sopra dell’acqua.

In questi casi, viene reso possibile nuotare mentre piove avendo comunque una copertura trasparente e suggestiva sulla testa. Di ben altra ampiezza sono invece le coperture che ricreano veri e propri ambienti chiusi, con finestre e porte di accesso.

Tra gli optional da poter includere nel proprio progetto di piscina interrata vi sono docce solari da usare prima o dopo una nuotata, che scaldano l’acqua grazie ai raggi UV, sistemi di idromassaggio, getti d’acqua e colorazioni peculiari per la cromoterapia. Esiste anche la possibilità di ricreare correnti contrarie per nuotare a diversi livelli di difficoltà.

In ogni caso, l’acqua della piscina va ripulita regolarmente con reti idonee, robot automatici e igienizzata con cloro e preparati specifici, al fine di mantenere inalterato il pH e consentire una balneazione sempre sicura. In particolar modo, le coperture impediranno ad agenti esterni come piogge o foglie di penetrare, oltre a rappresentare una sicurezza in presenza di bambini o animali domestici.

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