Pantone 2026? Il bianco Cloud Dancer che, a sorpresa, il prossimo anno rappresenterà una delle tendenze sicuramente più seguite in materia di arredamento.

Scelta inusuale per Pantone
Lo abbiamo visto negli anni quanto il colore scelto da Pantone tenda poi a divenire protagonista o forte comprimario del nostro arredamento. E la ragione sta nel fatto che sia spesso in grado di intercettare ciò che i designer e gli stessi acquirenti vorrebbero avere.
Il colore scelto quest’anno è un bianco quasi etereo. Ed è la prima volta dal 1999 che il “colore dell’anno” è una tonalità di bianco. Perché questa scelta? In un mondo sempre più frenetico e sovraccarico di stimoli visivi e informativi, Cloud Dancer diventa una sorta di tregua dalla stimolazione esagerata di tutti i giorni.
Questo bianco non è un bianco accecante o “sterile”, ma un neutro “soffice” e “arieggiato”, con delicate sfumature grigio-beige che lo rendono caldo e accogliente. In questo modo è stato descritto per darne una idea più chiara. È una base luminosa e discreta, capace di far respirare gli spazi e ideale come “tela bianca” su cui costruire un ambiente armonioso e allo stesso tempo personale.
Negli interni Cloud Dancer può diventare un alleato potente per rinnovare l’abitazione con sobrietà e classe. Immaginiamo pareti di un bianco morbido in soggiorno o camera da letto. Avremo delle superfici che riflettono la luce naturale amplificandola, rendendo gli ambienti più ariosi e luminosi. In cucina o in bagno, mobili e rivestimenti chiari creano una sensazione di pulizia e ampiezza e permettono di valorizzare materiali naturali come il legno, il cemento, la pietra o il metallo con discrezione.
Usare come sfondo Pantone Cloud Dancer significa permettere a oggetti d’arredo, tessili e dettagli decorativi di emergere. A partire dalle piante fino ad arrivare a cuscini colorati, opere d’arte o elementi in materiali caldi di qualsiasi tipologia.
Ottimo anche per spazi di lavoro

Anche negli spazi di lavoro o nell’ufficio di casa, Cloud Dancer può giocare un ruolo sorprendente grazie alla sua capacità di evocare calma e chiarezza, aiuta a creare ambienti rilassanti e ordinati. Le pareti o la scrivania con questo bianco leggero favoriscono concentrazione e serenità e allo stesso tempo favoriscono flessibilità cromatica.
Questo ci consente di poter sperimentare diverse palette decorative, magari con accenti di colori vivaci che risalteranno senza disturbare l’equilibrio visivo. Se l’ufficio ha finestre o lampade con luce naturale o calda, sarà possibile intensificare la sensazione di luminosità, rendendo lo spazio più ospitale e meno claustrofobico.
La scelta di Pantone per il 2026 alla fine sembra essere quasi un consiglio. In pratica quello di tornare al silenzio dei colori, a una sobrietà che faccia da sfondo e non da protagonista. Una sorta di colore invisibile che consente di respirare e al contempo arredare con gusto.



