Coronavirus, Myyour passa da arredo classico a ospedaliero

di Valentina Cervelli Commenta

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In tempo di difficoltà, le aziende riconvertono la propria produzione in prodotti di necessità urgente: nel campo dell’arredamento è quello che ha deciso di fare Myyour, iniziando a produrre attrezzature per il settore ospedaliero. Un cambiamento importante per il brand tanto quanto per chi usufruirà di tali mobili.

Riconversione della produzione in medicale

Questo marchio padovano è conosciuto per la sua capacità di lavorare materiali plastici e proprio in virtù di questa sua caratteristica e della messa a punto di “Poleasy“, un polietilene brevettato facilissimo da igienizzare ha deciso di convertire la sua produzioni di arredi per realizzare invece carrelli, comodini e lettini da destinare agli ospedali italiani e stranieri per favorire la lotta contro il coronavirus. Questo speciale materiale è stato brevettato nel 2012 dall’azienda e una delle sue peculiarità è proprio la facilità di pulizia: la quasi totale assenza di microporisità rende il Poleasy più facile da pulire rispetto al classico materiale plastico dove la carica virale del Covid-19 risulta dimezzarsi dopo ore e scomparire dopo 72, così come mostrato in uno studio del National Institutes of Health. Cristian Ronco, uno dei soci fondatori ha dichiarato in tal senso:

[Un approccio] votato all’innovazione, unito al grande know-how dell’azienda madre, ci permette anche oggi, in una situazione di emergenza e di grande difficoltà per molte imprese che lavorano nel settore arredo, non solo di non fermarci ma soprattutto di fare qualcosa di buono per il nostro Paese.[…] Ringraziamo tutti i nostri collaboratori che, con le dovute misure di protezione e sicurezza, in questi giorni stanno lavorando nei reparti di stampaggio con ritmi davvero sostenuti, realizzando circa 300 pezzi al giorno da spedire ad ospedali sia italiani che esteri.

L’importanza di mobili adeguati in ambiente ospedaliero

Quel che possa sembrare non sia in grado di fare una reale differenza è in realtà qualcosa di estremamente importante: essere in grado di poter fornire a ospedali e strutture attrezzate per affrontare l’emergenza causata dal Coronavirus dei mobili che rispecchino specifiche caratteristiche di pulizia rende molto più semplice il contenimento delle contaminazioni, essendo favoriti gli interventi di sanificazione.

Pulire dal virus una superficie plastica molto porosa può risultare più impegnativo che approcciarne una in materiale plastico all’avanguardia meno “assorbente” per sua stessa composizione. Più difficile sarà per la particella attecchire, meno complesso sarà per gli operatori sanificarla in modo valido.

Non solo: una riconversione di questo tipo consente tra le altre cose all’azienda di continuare con la sua attività e ai lavoratori di non perdere il proprio impiego.

 

 

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