Arredo olfattivo, una solida realtà

di Valentina Cervelli Commenta

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L’arredo olfattivo è una solida realtà che non può e non deve essere ignorata quando si parla di questo settore e delle tendenze che lo conquistano: sopratutto perché lo stimolo attraverso i profumi può essere considerato al pari di un vero e proprio “complemento di arredo“.

Soprattutto perché, e non ci si pensa spesso, a portare gli odori all’interno della casa sono dei diffusori per ambiente e candele profumate che già di per sé sono da considerare accessori: stesso è valido per tutti quegli oggetti che consentono l’uso di oli ed altre fragranze. Si parla di un vero e proprio frammento del settore arredamento che cresce in maniera esponenziale e che non soffre la crisi come molti altri mercati: basta prendere l’immagine costruita nel 2107 dall’Npd Group, il quale ha rivelato che solo in quell’anno il settore dell’home fragrances era salito di circa il 59%. Numeri che, è evidente, non possono essere ignorati.

Le candele continuano ad essere uno dei punti fermi dell’arredo olfattivo e la ragione è presto servita: anche nel momento in cui non bruciano rilasciando il proprio profumo rappresentano un oggetto importante dal punto di vista dell’arredamento con le loro forme e l’effetto che aiutano a creare. Anche i nuovi diffusori con bastoncini in midollino ed ad ultrasuoni hanno il loro successo: l’importante però è dare spazio a materie prime di qualità e degne di questo nome, soprattutto se si vogliono evitare allergie o altri problemi di salute. Puntare al naturale il più possibile è ciò che si dovrebbe fare.

Tecnicamente l’arredo olfattivo deve avere una particolarità per essere di successo: ad ogni ambiente deve corrispondere un proprio profumo, presente il giusto senza diventare oppressivo. Ed a seconda del mobilio è importante scegliere la metodologia di profumazione più adatta. E se questo significa inserire un pot-pourri in una stanza con arredamento antico… ben venga.

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