Mobili parlanti una realtà? Forse

di Valentina Cervelli Commenta

Spread the love

Quando si parla di mobili si è sempre alla ricerca di quella novità che possa fare la differenza ed il Phygital applicato su di essi è una di quelle: in questo caso esso è basato su Archiproducts Scan, un’app decisamente innovativa che dà modo ai complementi di prendere letteralmente vita e parola.

I mobili legati a questo progetto infatti raccontano direttamente le loro qualità al consumatore, interagendo nel modo più diretto possibile con colui che vuole comprare. Le info vengono date direttamente dal complemento di arredo e salvate grazie alla tecnologia attiva sul dispositivo nel quale la persona ha salvato l’applicazione che rende possibile il tutto. Questo progetto rappresenta senza dubbio l’ultima tendenza dell’internet of thing applicato al marketing. E per quanto sia ovvio che il tutto venga fatto con lo scopo di vendere il pezzo, è impossibile non rimanere catturati da una simile magia.  E chi ha avuto modo di partecipare al Salone del Mobile di Milano quest’anno è riuscito a vivere direttamente questo approccio.

Cerchiamo però ora di aprire la mente in modo effettivo e proviamo ad immaginare di avere dei mobili parlanti che possano segnalare quando sono da spolverare, quale manutenzione eseguire e in generale aiutare la persona a gestirli: si tratterebbe di domotica molto avanzata e non tutti, va sottolineato, sono propensi a sfruttarla e non solo per i costi energetici.  Dall’altra parte un arredamento più avanzato potrebbe portare ad una gestione differente delle quotidianità. Chissà cosa ci riserverà il futuro: per ora dei mobili che sappiano presentare se stessi e le proprie caratteristiche sembrano essere sufficienti.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>