Expo 2015: Padiglione Oman, tra tradizione e futuro sostenibile

di Gianni Puglisi Commenta

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Il Sultanato dell’Oman sarà presente all’EXPO 2015 di Milano per presentare tutte le tradizioni del suo paese e per dimostrare la volontà che c’è nel Paese di costruirsi un futuro sostenibile, anche perché senza sostenibilità non c’è molto futuro, soprattutto per i paesi situati in territori molto aridi.

Il Sultanato dell’Oman ha deciso di intraprendere la via dell’esposizione universale per presentare le tradizioni del paese e per mostrare soprattutto quel che si prospetta per il futuro: i progetti di sviluppo sostenibile. Il Sultanato dell’Oman, tra l’altro, occupa un punto strategico del pianeta, a metà strada tra Asia e Africa. Un paese ricco di storia, cultura e tradizione ambientale.

Punto di incontro strategico tra Asia e Africa, l’Oman è tra i Paesi della sua regione più ricchi di storia, cultura e ambiente. H E Mohsin Khamis Al Balushi, Commissario Generale del Padiglione Oman a Expo 2015 e Advisor del Ministero del Commercio e dell’Industria dell’Oman ha dichiarato:

La scelta del Sultanato dell’Oman di partecipare a Expo Milano 2015 parte dalla consapevolezza dell’importanza del tema scelto “Nutrire il pianeta – Energia per la vita” oltre che dal riconoscimento dello speciale rapporto che lega il Sultanato dell’Oman e l’Italia a tutti i livelli. Expo rappresenta un’occasione importante per presentare il nostro Paese, la sua storia, le sue peculiarità economiche e paesaggistiche, oltre che evidenziare l’interesse dell’Oman in molti dei temi di carattere regionale e internazionale, in particolare quelli legati al tema centrale dell’Expo. Le aspettative sono alte e ci attendiamo che questo evento storico registri un grande successo in termini di partecipazione di pubblico sia italiano sia straniero.

L’Oman ha intrapreso un ambizioso percorso di sviluppo che prevede la diversificazione del prodotto interno lordo, puntando oltre che sul petrolio su settori attualmente marginali dell’economia, coinvolgendo quindi l’agricoltura, la pesca, la cultura, i trasporti e facendo emergere il turismo come settore strategico del Sultanato.

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