La casa di vetro di Philip Johnson avvolta nella nebbia da Fujiko Nakaya

di Gianni Puglisi 1

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E’ un’installazione dell’artista giapponese Fujiko Nakaya quella che vedrà scomparire nella nebbia la storica casa di vetro progettata da Philip Johnson.

L’effetto sarà temporaneo, ma regalerà un’atmosfera a metà tra l’incanto e il mistero giocando con la diffusone di nubi di nebbia attorno alle superfici vetrate della celeberrima architettura del 1949 che si trova nel Connecticut. Il progetto della Glass House che rese noto l’architetto Johnson, realizzava un esperimento raffinato intorno alla dimensione abitativa.

La casa, intesa nell’immaginario comune come il luogo della privacy e dell’intimità, il rifugio per eccellenza che separa il privato dal pubblico, subisce una radicale trasformazione di visione. Con le sue superfici trasparenti, volutamente libere da tende o filtri si rivela all’esterno senza mezzi termini, mostrando il suo contenuto in un dialogo aperto e immediato.

Johnson dichiarò di aver lavorato a questo progetto pensando a realizzare una casa per ospiti che in assenza di privacy avrebbero spontaneamente concentrato la durata del proprio soggiorno in tempi ben più limitati rispetto alla media.

Con l’intervento dell’artista Nakaya, che prevede l’installazione di 600 ugelli che pomperanno acqua ad alta pressione, per 10 minuti ogni ora, gli abitanti della casa di vetro riconquisteranno parte della propria privacy scomparendo nella nebbia. Il progetto che prende il nome di Veil, velo, interviene a modificare  ed alterare una realtà fisica e concreta giocando sull’immersione e la ricomparsa.

La nebbia è un elemento naturale che ben si integra con il clima e il paesaggio del luogo e che nella sua effimera consistenza ha il potere di nascondere e mostrare a seconda della sua densità. In questo processo di dissolvenza temporanea, l’approccio artistico esalta la caratteristica dell’architettura trasparente rispettandone il sentimento primordiale.

L’evento festeggia il 65 ° anniversario della costruzione del padiglione e sarà aperto al pubblico per una visita esperienziale fino al prossimo 30 novembre, in un ricco calendario di attività e manifestazioni collaterali.

Foto | theglasshouse.org Richard Barnes

 

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