New Colony Furniture, i mobili antistress

di Gianni Puglisi Commenta

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Potrebbero dirsi mobili antistress perché ricordano quegli aggeggi che si stringono e strizzano tra le mani per rilassare i muscoli e la mente. Sono invece i mobili della serie New Colony Furniture di Annie Evelyn che ha aggiornato la sua serie di proposte.

Si tratta di strutture assai particolari non tanto nella forma, che resta per lo più classica benché volutamente minimale, quanto nei rivestimenti. Non imbottiture di soffici cuscini sulle sedute ma strutture ad effetto puzzle e per di più mobili, che tornano però in forma appena ci si alza.

L’idea è quella di creare non solo attrattiva visiva e una inedita consistenza materica ma anche fornire – è il caso delle sedute – una struttura ergonomica che si adatta alla forma del corpo. Resta il dubbio su quanto possa essere effettivamente confortevole una sedia nella quale affondare, ma l’aspetto estetico non lascia spazio a dubbi: è magnifico.

La designer si è ispirata ad una serie di mobili creati dai suoi antenati per decenni con il marchio Old Colony Furniture che risale agli anni Venti. Con il nome e un approccio molto moderno ha dunque voluto rinnovare e riproporre una tradizione di famiglia in chiave contemporanea e personale.

Le superfici sono in materiali inattesi, per esempio cemento a mosaico e schiuma espansa per le sedute. Le strutture invece optano per i classici legni di quercia e frassino e per l’alluminio. Il risultato è così originale e inaspettato da lasciare a bocca aperta sin dal primo sguardo e sorprendere anche al tatto. Le superfici rigide, infatti, si dimostrano flessibili, mobili, capaci di cambiare forma e poi tornare all’aspetto originario. In gallery una selezione di proposte da scoprire.

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