Le 5 cose più belle viste al Fuorisalone

di Gianni Puglisi Commenta

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Si è concluso domenica il fine settimana del design e alla fine della manifestazione milanese è possibile ricapitolare le 5 cose che hanno attirato maggiormente l’attenzione e che sono degne di nota, partendo dall’Exercise in seating e arrivano fino alle residenze Litta. 

Iniziamo proprio al percorso alla scoperta del design che i visitatori del Fuori salone hanno avuto modo di fare negli spazi delle Residenze Litta, un complesso residenziale che è stato ristrutturato di recente da Michele De Lucchi. Lo stabile è in Corso Magenta. In mostra i lavori di diversi artisti: Servomuto, Casalinghe di Tokyo, Magenta, Great Design Gallery, Gian Paolo Venier e Ivory Collections, Pierre-Louis Mascia, D’Arrigo Extenal Design, Plastic Wood, Tau-Marin, Berto + Design Apart, Carrara Design Factory, Fabs Carte, Secondome con Padiglione Italia e From-To.

 Molto bello anche lo showroom Republic of Fritz Hansen che ha permesso di immergersi a 360 gradi nel design scandinavo. Icone e novità tra passato e presente ma soprattutto le nuove sedute di Jaime Hayon: Fri e Sammen.

Restando tra le sedute ci è piaciuta molto l’Alpha Chair, la nuova seduta in legno massello multiuso firmata Made in Ratio. Un marchio inglese che ha presentato la sua ultima creazione accanto alla scrivania Supernova e alle sedute Cowrie Chair e Cowrie Rocker.

Lo Spazio Sanremo del Fuorisalone ha accolto anche più di 40 sedute del designer inglese Max Lamb. Sono state disposte tutte in cerchio secondo un ordine cronologico dimostrando al folle ricerca formale della seduta perfetta.

Molto originale ed affascinante anche la mostra di progetti di 40 designer da tutto il mondo allestita alla Stazione Garibaldi, designer che immaginano spazi verdi dedicati alle api in città.

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