Un padiglione dopo l’altro inaugurato e l’EXPO inizia ad animarsi. Questa volta è merito del Principato di Monaco di cui i visitatori hanno subito apprezzato la sorprendente architettura del Padiglione. Dalla scelta dei materiali alla declinazione del tema questo piccolo Paese vuole distinguersi a tutti i costi dalle esposizioni comuni.
Il Padiglione del Principato di Monaco all’EXPO 2015 è realizzato al 70% con materiali riciclabili ed è ricoperto al 50% di verde. Lo spazio offre ai visitatori una nuova immagine di questo Paese, quella fatta di impegno nella cooperazione internazionale, di attenzione alla sostenibilità ambientale, di promozione della ricerca scientifica.
E senza mai perdere di vista l’eleganza, incarnata nella terrazza che si affaccia sul decumano, assolutamente chic e raffinata, atta ad accogliere i VIP, le celebrità, i politici e tutti coloro che vogliono toccare la ricchezza espressiva e materiale con mano.
Tutti temi, quelli di cui abbiamo parlato finora, che sono condivisi dai partecipanti all’esposizione universale. Il Principato di Monaco, però, sa distinguersi dagli altri, proprio attraverso la sua architettura che gli esperti del settore definiscono sorprendente.
Il Padiglione del Principato attira il visitatore già dall’esterno, spiazzandolo con un’architettura inaspettata. È praticamente impossibile non notare la serie di veri container marittimi, impilati gli uni sugli altri a realizzare un’intera parete della struttura.
Poi l’attenzione si sposta poi sulla copertura, tappezzata di vegetazione spontanea, con essenze originarie di tutti i paesi con cui Monaco intrattiene relazioni di cooperazione economica e politica. Commercio, pragmatismo, sostenibilità, cooperazione, concetti chiave per il Principato, espressi grazie all’accostamento inedito di elementi eterogenei.
Il valore del mare, l’importanza delle relazioni commerciali e politiche e poi anche la sapienza ingegneristica. C’è praticamente tutto.
