Poltrona Gender 570 di Patricia Urquiola per Cassina

di Gianni Puglisi Commenta

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Ha un design unico e inimitabile ma personalizzabile la poltrona Gender 570 di Patricia Urquiola per Cassina. la sua struttura combina ispirazioni molto tradizionali con forme originali e scelta di accostamenti che si fanno notare e lasciano agio alla personalizzazione.

Ci sofferiamo un momento sul nome di questa particolarissima poltrona, che si coordina anche ad un poggiapiedi nello stesso stile. Gender 570 si riferisce alla capacità di questo complemento d’arredo di cambiare identità in base alle combinazioni cromatiche e materiche scelte dall’utente finale: colore e materiali si incontrano e danno vita a qualcosa di unico, da definire di volta in volta.

Le parti imbottite dialogano attivamente con la struttura rigida e creano un insieme molto particolare, che attira lo sguardo specialmente se i contrasti di colore accompagnano con la stessa decisione quelli tra i materiali.

La linea sinuosa ed elegante è attraente e con le sue curve disegna pensieri organici. Contrastano con il rigore e la pulizia di forme che caratterizza questa seduta fatta soprattutto di contrapposizioni. I materiali si possono personalizzare sia per ciò che riguarda il rivestimento della struttura rigida che relativamente alle parti imbottite. Le combinazioni standard, su cui si può sempre intervenire a piacimento, sono 5 e potete scoprirle in gallery.

La particolare struttura è stata studiata in modo da consentire una inclinazione fino a 12 gradi sotto la pressione del corpo, che torna poi alla sua posizione originaria quando ci si alza. Con linee così moderne e una concezione della forma tanto originale, la poltrona Gender 570 ci conquista subito.

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