Nuvola di Fuksas, pronto il centro congressi

di Gianni Puglisi Commenta

Spread the love

Soltanto il cuore della struttura, la  famosa ‘nuvola’ che per il momento dà il nome all’intera opera, è composta da 700 pezzi unici realizzati con materiale speciale per 13.800 metri pari a due dirigibili Zeppelin; per l’intera opera, poi, sono state impiegate 37 mila tonnellate di ferro pari a 4 volte e mezzo la torre Eiffel, circa 58 mila metri di vetro, pari a 10 campi da calcio: questi sono solo alcuni dei grandi, grandissimi numeri, elencati da Enrico Pazzali, amministratore delegato Eur spa, società proprietaria del nuovo centro congressuale di Roma, all’Eur, appena presentato alla stampa. L’opera dell’architetto Massimiliano Fuksas è costata circa 300 milioni di euro e ora i lavori dopo 8 anni si sono conclusi. Sarà inaugurata ad ottobre e operativa dal 2017.

 


La struttura, l’opera più contestata di Fuksas, ambisce essere un’opera achitettonica innovativa, dallo straordinario valore artistico e tecnologicamente avanzata. Ha un volume complessivo di 281 mila metri quadri; può ospitare oltre 8 mila persone ed è caratterizzata da tre elementi architettonici: la Nuvola, la Teca, la Lama.

La Nuvola, fulcro e cuore scenografico dell’intero progetto, rivestita da un telo trasparente di 15 mila metri quadrati, ospita un auditorium per 1.850 persone, con posti distribuiti tra platea e galleria, internamente rivestito da più di 4700 pannelli in ciliegio americano per prestazioni acustiche di qualità; quindi punti di ristoro e servizi di supporto all’auditorium.

 

 

 

La Teca, orientata longitudinalmente, con struttura in acciaio e doppia facciata in vetro, alta 40 metri dallo straordinario effetto visivo, larga 70 e lunga 175 metri,  è il contenitore originalissimo della Nuvola e dispone di una serie di sale per meeting e incontri a capienza crescente; quindi di un ampio foyer e di altri ambienti.

 

 


Infine l’albergo, la cosiddetta ‘Lama’, di 439 stanze è pensato come struttura indipendente. Al livello interrato del complesso è previsto un parcheggio per 600 posti auto. L’albergo funzionerà dunque in forma autonomia rispetto al centro congressi, ma il gruppo dirigente non ha ancora deciso a chi affidarne la gestione.

 

 

Costruzione nella costruzione, la Teca è poi a sua volta suddivisa. Al piano -1 vi sono le sale congressuali, di cui la Plenaria che può ospitare fino a 6.000 persone, distribuite su 9.000 metri quadrati  di spazio modulabile grazie a un sofisticato sistema di pareti mobili.

Al mezzanino gli uffici del business center, e al cosiddetto ‘livello forum’ un’agorà polivalente di 6000 metri quadrati proprio sotto l’Auditorium, contenuto a sua volta da 14 mila metri quadrati di telo in fibra di vetro della ‘nuvola’.  Il tutto servito da 15 ascensori, di cui 8 panoramici, e due scale mobili.

 

 

 

I lavori, iniziati nel 2008, si sono conclusi lo scorso 30 giugno, con sei mesi di anticipo rispetto all’ultimo cronoprogramma definito con l’impresa costruttrice. La progettazione si è contraddistinta per un approccio eco-compatibile per ridurre il consumo energetico. Il sistema di climatizzazione a portata variabile dell’aria condizionata, consentirà un consumo di energia in funzione dell’effettivo affollamento dei locali. Sulla copertura della Teca sono stati sistemati elementi fotovoltaici.

 

 

 

Sulla base delle stime annunciate da Enrico Pazzali, amministratore delegato EUR S.p.a, società proprietaria del Centro, quando la struttura entrerà a regime avrà un giro d’affari di 350 milioni di euro l’anno. Inoltre, secondo la società amministratrice, la stessa che gestisce la Fiera di Milano, altra opera di Fuksas, il Centro in attesa di  un nome per cui sarà indetto un concorso, sarà un attrattore del turismo congressuale, competitivo con le maggiori capitali mondiali.

 

Fonte fuksas.it e ansa.it

Photo credits fuksas.it

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>