Crolla la scuola galleggiante premiata alla Biennale

di Gianni Puglisi Commenta

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Era stata da pochissimo premiata con il prestigioso Leone d’Argento alla Biennale di architettura di Venezia, la Floating School Makoko, la scuola galleggiante realizzata dall’architetto nigeriano Kunlé Adeyemi. La copia integra è esposta nelle acque ferme dell’Arsenale veneziano. Ma l’originale che si trovava nella laguna di Makoko, detta anche Venezia nera o Venezia d’Africa, una baraccopoli a Lagos in Nigeria, è stato distrutto dalle violente piogge che hanno colpito la zona. Affascinante e rivoluzionaria, la struttura a forma piramidale era fatta di legno di recupero e bambù riciclato, tetto fotovoltaico e poggiava su 256 barili di plastica vuoti. L’architetto vuole ricostruirla.

 

 

 

La Floating School di Makoko era un’opera di architettura ‘di frontiera’ al servizio degli ultimi che vivono in condizioni estreme, ed era stata realizzata nell’omonima laguna a Lagos, in Nigeria, progettato da Kunlé Adeyemi e dal suo gruppo NLE. Galleggiava su 256 enormi barili di plastica, fatta di legno di recupero e bambù e tetto fotovoltaico. Purtroppo però, nella laguna soggetta a inondazioni, non ha retto ai violenti temporali, ed è collassata ma non colata a picco, non  ci sono state vittime né feriti. E’ restata solo la piattaforma galleggiante.

 

 

Tanto era bella e simbolo di una architettura sostenibile dal forte valore sociale, basata sul principio della resilienza,  semplicità, ispirata a criteri di recupero e riuso dei materiali e autocostruzione, che la sua replica è nella laguna di Venezia e al suo artefice l’architetto nigeriano  Adeyemi è valso come ultimo riconoscimento il Leone d’Argento. La scuola galleggiante era la speranza di una comunità poverissima e ha permesso a centinaia di bambini in 3 anni di accedere all’istruzione.

 

 

A discolpa dell’architetto Adeyemi, va chiarito che la scuola è stata distrutta anche per via dell’usura e dell’incuria.  Inoltre poteva ospitare solo un massimo di 60 alunni, in una zona nel mondo che pullula di umanità e in cui certo non valgono i nostri criteri.

 

 

L’architetto, che aveva già intenzione di smontare la scuola e ricostruirla apportando migliorie in base a un progetto rinnovato, ha annunciato la volontà di costruire altre Floating Schools  che possano contenere oltre 200 studenti.

 

 

 

Fonte nleworks.com e theguardian.com

Photo credits nleworks.com e nleworks.com

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