Arredamento minimalista, quando è troppo?

di Valentina Cervelli Commenta

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Quando un arredamento minimalista lo è troppo? E’ comprensibile che talvolta si voglia sfruttare appieno e dare spazio ad un design specifico il controllo della propria stanza: in alcuni casi però è decisamente meglio fermarsi prima di creare dei danni a se stessi.

Letto esagerato

Uno degli esempi più calzanti in tal senso quando l’arredamento minimalista è applicato in camera da letto è senza dubbio l’uso di letti privi di rete ma poggiati su pedane di legno o strutture molto basse. E’ perfettamente comprensibile il volere una camera arredata in un certo modo, ma questo non deve andare a discapito della salute. Se si hanno problemi di schiena, alle ossa o se non si è molto agili non è sempre facilissimo alzarsi e sdraiarsi in questo tipo di letto: dove è la funzionalità di una soluzione simile in un luogo nel quale teoricamente ci si dovrebbe rilassare?

Organizzazione basilare

Il problema dell’arredamento minimalista, soprattutto se portato avanti con fare estremista, è quello di non consentire un’organizzazione perfetta degli spazi in alcuni casi. Librerie, mensole: non sempre è facile riuscire rendere facilmente gestibile il tutto. Una cucina minimalista? Perfetta. Il bagno? Da ricercare in questo modo. Ma per ciò che concerne la living room di minimalista è bene affidarsi alle linee avendo però cura di riempire bene gli spazi.  A meno di poter contare sull’aiuto di un interior designer in grado di riuscire a creare una soluzione che tenga conto di tutte le esigenze, è consigliabile cercare idee alternative e lasciare stare totalmente il fai da te.

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